La mia famiglia…
Ciao, sono Silene, una ragazza che temporeggia abbastanza, ma che questa volta ha avuto un “buon”, o quantomeno ragionevole, motivo.
Ho avuto bisogno di riflettere. Ho avuto bisogno di distrarmi. Ho avuto bisogno di guardare la realtà e dirmi che nonostante tutto devo continuare a sperare.
Come sappiamo già tutti l’anno 2020 non è iniziato bene, ed io sono convinta ci sia sotto lo zampino di mia mamma, la quale sin da quando le proposi questo progetto, si dimostrò abbastanza preoccupata, tanto da chiedermi ogni volta il perché volessi fare proprio una cosa del genere. La mia risposta è sempre stata la stessa, perché è il mio sogno. Effettivamente non ricordo un solo istante nella mia vita in cui io non abbia desiderato di andare via; studiare fuori da quelle due mura della mia solita scuola, città e Paese, fare amicizia con persone che, non si sa come, mi avrebbero potuto solo capire a gesti, mangiare qualsiasi tipo di cibo e vedere luoghi che spesso e volentieri non avrai nemmeno più l’occasione di vivere allo stesso modo o semplicemente visitare.
Poi va be, non so nemmeno quello che potrebbe succedere davvero. Magari conoscerei un ricco ragazzo e dovrei litigare con sua madre per amore, oppure prenderei tutte A in matematica ed F in arte (e sarebbe la dimostrazione che io della mia vita non ci ho capito proprio nulla). Insomma, nulla va mai secondo i piani e le idee che ti sei creato, ed ogni giorno può riservare per te, per me, qualcosa di inaspettato. Si capisce quindi che io, di questa esperienza, non mi sono davvero fatta un’aspettativa.
Nonostante tutto però, e soprattutto nonostante i malefici di mia madre, ho sempre e comunque avuto dei genitori che mi sostengono quasi in ogni mia passione, il disegno, la moda,la musica…tranne il baseball, quello non gli è mai piaciuto.
A parte ciò, ho avuto anche la fortuna nella mia esistenza di avere un padre che condivide con me lo stesso amore per viaggiare, che mi ha permesso di vedere posti magnifici, e dei quali mi rimane nel cuore l’immagine. Non c’è nulla di migliore al mondo inoltre, di preparare le valigie e recarsi all’aereporto mezza addormentata, alle due di notte, per partire verso nuove avventure.


La mia esperienza da Exchange Student…
Tra le mete per le quali partirei ad ogni ora, vi è l’America, in particolar modo gli Stati Uniti, dove sin dal primo istante mi sono sentita a casa. È il mio posto felice. Il mio rifugio.
Inoltre di questo enorme Paese amo anche la lingua, ed è la volontà di migliorarla, per una mia futura carriera o/e scelta di vita (trasferimento), che mi ha spinto, insieme alla necessità di conoscere un qualsiasi piccolo, nuovo, e unico particolare di una cultura diversa dalla mia, ad intraprendere questo percorso, che penso possa offrire l’opportunità di scoprire a pieno la realtà che ci circonda.
Non so nemmeno quante parole io abbia davvero scritto, ma penso di esserci più o meno “rientrata”. Non so, sono un insieme di emozioni talmente forti che non riesco nemmeno a scrivere un discorso anche minimamente sensato, o che esponga esplicitamente le richieste fatte…però va benissimo così, incasinato come la sua scrittrice.
Silene
